13 aprile 2022
Le immagini che hanno visto attraverso i mezzi di informazione non li hanno lasciati indifferenti. Per questo hanno pensato di dare una mano. Nella struttura detentiva di Bergamo, intitolata al compianto cappellano scomparso a causa del covid, don Fausto Resmini, “solidarietà” non è mai una parola vuota. Anche se le disponibilità sono limitate, gli ospiti hanno sempre contribuito a dare un sollievo a chi soffre per eventi straordinariamente violenti. Perché chi vive l’esperienza della perdita della libertà non dimentica mai quanti nella vita si sono trovati all’improvviso in una condizione di disperazione. E quello dei ragazzi della struttura di pena orobica è un segnale importante che mostra un tratto umano, spesso ignorato, di chi sta scontando una pena detentiva. Al di là dell'esito ...
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