Ripercorrendo all’udienza generale il viaggio a Malta il Papa denuncia l’incapacità di imparare dal passato come porre le basi di una nuova storia di pace

L’impotenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nell’attuale guerra in Ucraina

 L’impotenza dell’Organizzazione  delle Nazioni Unite  nell’attuale guerra in Ucraina  QUO-079
06 aprile 2022

Dopo il secondo conflitto «mondiale si è tentato di porre le basi di una nuova storia di pace»; ma poiché «non impariamo» si è andati «avanti la vecchia storia di grandi potenze concorrenti. E nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza della Organizzazione delle Nazioni Unite». L’amara constatazione di Papa Francesco è riecheggiata stamane nell’Aula Paolo vi durante l’udienza generale. Ripercorrendo con i fedeli presenti il viaggio compiuto a Malta nel fine settimana precedente, il Pontefice nella catechesi ha spiegato che il Paese del Mediterraneo «rappresenta il diritto e la forza dei “piccoli”, delle Nazioni piccole ma ricche di storia e di civiltà, che dovrebbero portare avanti» la «logica del rispetto e della libertà, della convivialità delle differenze, opposta alla colonizzazione dei più potenti». Infatti, ha osservato il vescovo di Roma, «la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l’area di influenza economica, o influenza ideologica o influenza militare», proprio come «stiamo vedendo con la guerra» nell’Europa orientale.

Rievocando il motto paolino del pellegrinaggio nell’arcipelago del Mediterraneo il Papa ha ribadito l’importanza di un’accoglienza umana «non solo per affrontare il fenomeno dei migranti, ma più in generale perché il mondo diventi più fraterno, più vivibile, e si salvi da un “naufragio” che minaccia tutti noi, che stiamo sulla stessa barca, tutti».

La catechesi del Santo Padre