Le tre Ave Maria dei giovani con autismo

Ci hanno pensato Andy, Mathilde, Marco, Carla, Jeremy, Jordan e gli altri ragazzi con autismo — che hanno accolto sabato pomeriggio Francesco qui al santuario mariano Ta’ Pinu, sull’isola di Gozo — a rendere così “incomprensibili” le parole delle tre Ave Maria di fila — come suggerisce la tradizione — fino a farle divenire straordinariamente nette. Chiare. Ancor più meravigliosamente potenti. Difficile vivere Ave Maria così vicine all’originale: l’Ave Maria degli umili, con la logica incarnata del Magnifcat. «Benvenuto a casa di ciascuno di noi»: lo striscione preparato alla buona, usando un lenzuolo e uno spray non così ad “alta precisione”, ha fatto subito capire che non è per modo di dire che il santuario Ta’ Pinu è “una casa”. In fondo, ed è una vicenda bellissima, il nome ...