Nel saluto del vescovo di Gozo

La preghiera come strumento di fraternità

 La preghiera  come strumento  di fraternità  QUO-077
04 aprile 2022
«Ci aiuti a pregare, perché come Maria possiamo avere più coraggio nell’accogliere coloro che scappando dalle guerre e dalla fame, cercano rifugio nella nostra terra». Ma anche, affinché mai «trattiamo o consideriamo questi nostri fratelli come stranieri». Il dramma dei migranti ha trovato ampio spazio nell’incontro di preghiera, davanti al santuario nazionale Ta’ Pinu, sabato pomeriggio, 2 aprile. Se n’è fatto portavoce il vescovo di Gozo, monsignor Anthony Teuma, nel saluto a Papa Francesco, accolto come «un pellegrino ai piedi di Maria». «Tanti di noi vengono qui spesso — ha ricordato il presule —, tante volte con il cuore infranto, a pregare e a ringraziare la nostra Madre celeste». Da qui, l’invito al Papa ad aiutare i fedeli a pregare, affinché ...

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