Da Malta Papa Francesco
Dall’isola di Malta Papa Francesco ha posto la questione centrale alla quale non ci si può sottrarre: o si è «fratelli tutti» — ma proprio tutti, senza esclusioni — o si corre il rischio di far prevalere «lo spirito di Caino». Il dramma, particolarmente sentito a Malta, dei migranti che fuggono da violenze e povertà, e le atrocità della guerra in Ucraina e degli altri conflitti “dimenticati”, con l’immane tragedia dei profughi, sono stati presenti a ogni passo del 36° viaggio apostolico del pontificato.
Sabato 2 e domenica 3 aprile Francesco è stato accolto da un popolo e da una Chiesa con uno spirito di famiglia. In particolare, sull’isola di Gozo — dove è arrivato in catamarano — il Papa ha ripetuto con insistenza nel Santuario mariano Ta’ Pinu che «la gioia della Chiesa è evangelizzare». La giornata di domenica si è aperta a Rabat con la preghiera nella Grotta di San Paolo ed è proseguita, a Floriana, con la celebrazione dell’Eucaristia sul piazzale dei Granai. Prima di far rientro a Roma, Francesco ha incontrato e incoraggiato i migranti accolti nel Centro Giovanni XXIII .