DONNE CHIESA MONDO

Osservatorio

La Grande Guerra
e le Piccole Suore
di madre Domenica
(che diventa santa)

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30 aprile 2022

Nel corso della Grande Guerra le Piccole Suore della Sacra Famiglia, fondate da Domenica Mantovani (1862-1934) con padre Giuseppe Nascimbeni, furono impegnate come infermiere nei servizi bellici insieme ad altre migliaia di religiose chiamate a prestare soccorso alla popolazione. La conoscenza del loro ruolo è una pagina di storia di straordinaria rilevanza ancora troppo poco studiata e valorizzata, che apre squarci inediti di impegno e di spiritualità. Grazie anche a questa esperienza Mantovani ha portato a maturazione alcuni tratti distintivi che rendono particolarmente attuale il suo messaggio visto alla luce del magistero di papa Francesco. La vocazione delle Piccole Suore, infatti, che lei riassume in «missione di apostolato, di pace, e soprattutto di carità fra i bambini, al letto degli infermi e intorno ai carissimi vecchi raccolti nei vari ricoveri delle nostre case filiali», fa pensare a quell'immagine di «Chiesa, come un ospedale da campo» che Bergoglio ha usato per indicare la vicinanza e la prossimità della comunità ecclesiale capace «di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli».

I modi delicati che madre Domenica aveva nel rapportarsi alle persone rimandano alla necessità che il papa avverte oggi di recuperare la virtù cristiana della gentilezza, la disposizione a una mistica della fraternità che si nutre di ascolto e comunione nei confronti di un'umanità smarrita (vedi l’enciclica Fratelli tutti). Con lei la cura diventa sacramento, segno cioè dell'attitudine di Dio nei confronti dell’umanità e nuovo modello di relazionalità. È cura quella che lei e le sue suore hanno messo in campo durante la prima guerra mondiale quando hanno dovuto fronteggiare le emergenze belliche; quando hanno dovuto difendere, accogliere, nutrire, ricostruire la fiducia rieducando ai valori della vita e alla fede in un Dio che non abbandona.

È cura quella che Domenica Mantovani ha esercitato come prassi educativa. Tanti sono gli elementi di profezia che lei lascia in eredità alle Piccole Suore: un radicale rapporto con Dio attraverso la preghiera e il silenzio, il servizio ai malati e ai sofferenti inteso come missione, la dignità del ruolo femminile in appoggio alla pastorale ecclesiale, il sentirsi responsabili del bene comune, l’apertura nei confronti delle novità e la capacità di adattamento, la sensibilità nei confronti delle suore da invogliare nello studio e nel professionalizzare il proprio lavoro, la prossimità alla gente comune, l’essere memoria della Sacra Famiglia, come luogo di incontro e di riconciliazione.

Il 15 maggio Domenica Mantovani viene proclamata santa.

di Adriana Valerio
Storica e teologa, docente di Storia del Cristianesimo
e delle Chiese all’Università Federico II di Napoli


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