Il programma della visita

Workers hang flags of Malta and Vatican City during preparations for Pope Francis' upcoming visit to ...
01 aprile 2022

Papa Francesco sarà a Malta sabato 2 e domenica 3 aprile, accogliendo l’invito del presidente della Repubblica, George William Vella, delle autorità e della Chiesa cattolica. Il viaggio era stato programmato il 31 maggio 2020, ma poi era stato rimandato per la crisi della pandemia del Covid-19. E il programma della visita, tiene a precisare l’arcivescovo di Malta, monsignor Charles Jude Scicluna, è rimasto lo stesso.

Se etimologicamente “Malta” sta per “rifugio”, “porto ospitale”, la questione urgente dell’accoglienza — meglio, “ospitalità” — dei profughi ora in fuga dalla guerra in Ucraina, e dei migranti che attraversano il Mediterraneo, è centrale nel viaggio apostolico che il Pontefice si appresta a compiere.

Il motto della visita è significativamente «Ci trattarono con rara umanità», nota espressione degli Atti degli apostoli (28, 2), in riferimento al naufragio di san Paolo sull’isola. Il logo ufficiale mostra mani che si indirizzano verso la croce, provenienti proprio da una nave in balìa delle onde. Le mani rappresentano il segno di accoglienza del cristiano verso il prossimo e l’assistenza a coloro che sono in difficoltà. La barca rammenta, appunto, il drammatico racconto del naufragio di Paolo sull’isola di Malta — nell’inverno dell’anno 60 durante il suo viaggio verso Roma (Atti degli apostoli 27, 27-44) — e l’accoglienza riservata dai maltesi all’apostolo e ai naufraghi (Atti degli apostoli 28, 1-10). Francesco ha ricordato il valore di queste esperienze nelle catechesi di due udienze generali — 8 e 22 gennaio 2020 — dedicate proprio a Paolo.

Le origini della Chiesa maltese risalgono dunque proprio all’opera evangelizzatrice dell’apostolo delle genti. Il primo vescovo fu san Publio, che resse la comunità per tre decenni prima di essere martirizzato ad Atene nel 112.

A Malta il Pontefice pronuncerà 5 discorsi in italiano: la traduzione avverrà attraverso libretti, maxischermi o alternata.

L’aereo con a bordo il Papa partirà sabato 2 aprile, alle 8.30, dall’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino per atterrare alle 10 all’aeroporto internazionale di Malta. Con il nunzio apostolico, monsignor Alessandro D’Errico, accoglieranno Francesco l’arcivescovo di Malta e il vescovo di Gozo, monsignor Anthony Teuma.

Ad accompagnare il Pontefice in questo viaggio saranno il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, l’arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. Ci sarà anche il cardinale maltese Mario Grech, segretario generale del Sinodo di Vescovi, nato a Qala, vescovo di Gozo tra il 2005 e il 2019, oltre che presidente della Conferenza episcopale maltese tra il 2013 e il 2016.

Dopo la cerimonia di benvenuto presso lo scalo aereo, Francesco renderà, alle 10.50, la visita di cortesia al presidente della Repubblica maltese nella “Ambassadors’ Chamber” del Palazzo del Gran Maestro a La Valletta. Alle 11.35 è previsto l’incontro con il primo ministro Robert Abela, appena rieletto, nella “Pages’ Chamber”. Farà seguito, alle 11.50, l’incontro con le autorità e il corpo diplomatico nella “Grand Council Chamber”, sempre nello stesso Palazzo, durante il quale il Pontefice pronuncerà il primo discorso.

A bordo di un catamarano alle 15.50 il Papa partirà dal Porto Grande di La Valletta per Gozo, arrivando alle 17 al Porto di Mgarr. L’incontro di preghiera presso il Santuario nazionale di “Ta’ Pinu” a Gozo — il Papa terrà l’omelia — si svolgerà alle 17.30. In traghetto, quindi, alle 18.45 Francesco partirà dal Porto di Mgarr alla volta del Porto di Cirkewwa a Malta (l’arrivo è previsto per le 19.30), per poi trasferirsi nella nunziatura apostolica a Rabat.

La giornata di domenica 3 si aprirà per il Papa, alle 7.45, nella nunziatura apostolica, con l’incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù. Alle 8.30 Francesco pregherà nella Grotta di San Paolo, presso la Basilica dedicata, a Rabat, all’apostolo delle genti. Il Pontefice celebrerà la Santa Messa, alle 10.15, sul piazzale dei Granai a Floriana. Al termine della celebrazione guiderà la preghiera dell’Angelus.

Nel pomeriggio, alle 16.45, è previsto l’incontro con i migranti presso il Centro “Giovanni xxiii Peace Lab” ad Hal Far: il Papa pronuncerà un discorso. Intitolato a Papa Roncalli, il Laboratorio della Pace si trova all’interno del Centro di immigrazione maltese noto come Hal Far. Fondato dal francescano padre Dionysus Mintoff nel 1971, oggi è gestito da un’organizzazione di volontari tra cui il braccio destro del frate, Livingstone, uno studente proveniente dal Kenya. Il centro, che può ospitare circa una cinquantina di migranti che arrivano per lo più da Somalia, Eritrea Sudan — attraverso la Libia — offre ai migranti un grande lavoro educativo nel campo dei diritti umani e della giustizia e contemporaneamente assistenza medica; accoglie i richiedenti asilo e si occupa della promozione della solidarietà e dei valori cristiani in genere. Il centro gestisce anche un “info point” e un “Internet Cafè” che consente agli ospiti di restare in contatto con le loro famiglie. Ogni settimana, inoltre, produce un podcast radiofonico sui temi della pace e del disarmo.

La cerimonia di congedo si svolgerà, alle 17.50, all’aeroporto internazionale di Malta. L’aereo con a bordo Francesco partirà alle 18.15 e l’arrivo all’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino è previsto alle 19.40.