I saluti
Nuovo appello per l’Ucraina

Si fermi questa crudeltà selvaggia che è la guerra

 Si fermi questa crudeltà selvaggia  che è la guerra  QUO-073
30 marzo 2022

Prima di concludere l’udienza generale con il canto del “Pater Noster” e la benedizione apostolica, il Papa come di consueto ha salutato i vari gruppi di fedeli presenti. E dopo aver accennato al prossimo viaggio a Malta — con le parole che pubblichiamo sopra, a parte —, rivolgendosi agli italiani ha lanciato un nuovo appello contro la «mostruosità della guerra» in Ucraina.

Saluto cordialmente i pellegrini francofoni presenti a questa udienza, in particolare i membri del Gruppo d'Amicizia Francia-Italia.

Riconoscendo il Bambino che vedono per la prima volta e che non hanno generato loro, Simeone e Anna accettano di non essere i protagonisti ma testimoni discreti e fedeli della venuta del Messia.

Solo la sensibilità spirituale della vecchiaia può dare questa testimonianza umile ed esemplare e abbattere la competizione o i conflitti tra le generazioni. Dio vi benedica!

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’udienza odierna, in particolare quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Israele e Stati Uniti d’America. A tutti auguro che il cammino quaresimale ci porti alla celebrazione della Pasqua con il cuore purificato e rinnovato dalla grazia dello Spirito Santo. Su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace in Cristo nostro Redentore.

Cari fedeli di lingua tedesca, nella Quaresima siamo invitati ad aprirci al Signore attraverso il digiuno e la preghiera e a diventare sensibili ai bisogni del prossimo. Vi chiedo di pregare per me, come anch’io prego per voi.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española. Teniendo presente el testimonio de Simeón y Ana, pidamos al Espíritu Santo que ilumine nuestros sentidos espirituales para que descubramos los signos de Dios en nuestra vida y seamos testigos alegres de su presencia en medio del mundo. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Cari fedeli di lingua portoghese e in particolare il gruppo del Collegio Nossa Senhora de Lourdes, di Porto, e gli altri gruppi di pellegrini del Portogallo, benvenuti! Di cuore saluto tutti e affido al buon Dio la vostra vita e quella dei vostri familiari, invocando per tutti le consolazioni e le luci dello Spirito Santo affinché, vinti i pessimismi e le delusioni della vita, possiate attraversare la soglia della speranza che abbiamo in Cristo Signore. Conto sulle vostre preghiere. Grazie!

Saluto i fedeli di lingua araba, in particolare quelli provenienti dalla Terra Santa, dalla scuola delle Suore di Nazareth di Haifa. La vecchiaia, che ha coltivato la sensibilità dell’anima, spegne ogni risentimento e recriminazione tra le generazioni per un avvento di Dio nella generazione successiva, ed è in grado di abbattere la competizione e il conflitto generazionale in modo credibile e definitivo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male!‎‎‎

Saluto cordialmente tutti i Polacchi.

I vostri anziani possono insegnare alle giovani generazioni come confidare in Dio, come essere misericordiosi e pregare con fervore non solo in tempi sereni, ma soprattutto in quelli difficili.

Vi incoraggio, seguendo il loro esempio, a continuare il cammino quaresimale di conversione per arrivare alla celebrazione della Resurrezione del Signore con un cuore rinnovato.

Benedico di cuore voi qui presenti e i vostri cari!‎

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto l’Associazione nazionale bonifiche delle irrigazioni, che incoraggio a proseguire con cura l’opera di gestione dell’acqua, patrimonio inestimabile; saluto l’Unione Generale del lavoro, impegnata nella tutela dei diritti dei lavoratori; i rappresentanti della Marina Militare di Taranto e la Nazionale calcio trapiantati. Un saluto particolarmente affettuoso rivolgo ai Bambini ucraini, ospitati dalla Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, dall’Associazione “Puer” e dall’Ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede. E con questo saluto ai bambini, torniamo anche a pensare a questa mostruosità della guerra e rinnoviamo le preghiere perché si fermi questa crudeltà selvaggia che è la guerra.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. In questo ultimo tratto del cammino quaresimale, guardiamo alla Croce di Cristo, massima espressione dell’amore di Dio, e sforziamoci di stare sempre vicini a quanti soffrono, a quanti sono soli, ai deboli che patiscono violenza e non hanno chi li difenda.

A tutti voi, la mia benedizione!