Quelle uova di cioccolato donate dal Papa
ai bambini ucraini

 Quelle uova di cioccolato donate dal Papa ai bambini ucraini  QUO-073
30 marzo 2022

Papa Francesco ha voluto che una parte delle uova di cioccolato già pronte per le persone povere assistite dall’Elemosineria apostolica fossero consegnate ai bambini ucraini presenti all’udienza. «Un piccolo segno di festa per la Pasqua, di condivisione, di speranza» spiegano i responsabili dell’associazione Amitié France-Italie, che stamani le hanno consegnate a Francesco durante l’udienza generale, oggi più che mai convinti che l’inclusione e il dialogo tra culture sia l’unica strada possibile per l’Europa di domani.

E con parole di incoraggiamento per il loro stile di dialogo interreligioso e di inclusione il Papa ha accolto 21 studenti — musulmani e cristiani — due docenti e il direttore, padre Elie Kurzum, della Scuola delle Suore di Nazareth di Haifa.

A parlare di inclusione sociale e diritti, e soprattutto di tutela delle minoranze etniche e degli emarginati perché non finiscano stritolati dallo sfruttamento, sono venuti stamani all’udienza i rappresentanti dell’Unione generale del lavoro. «Al primo posto ci deve essere la persona e va combattuto il profitto indiscriminato che va a intaccare la dignità umana» fa presente il segretario generale, Francesco Capone. Al Pontefice ha presentato alcune persone «vittime della schiavitù nei campi agricoli».

Sabato prossimo, 2 aprile, sarà la giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo e la fondazione pratese Opera Santa Rita la sta preparando alla grande: in 40 — tra giovani con autismo e accompagnatori — avanti e indietro sul “sentiero blu” della via Francigena tra Prato e Roma. E stamani l’abbraccio del Papa.

Partenza da Prato, dunque, venerdì 25 marzo e tappe a Viterbo, Vetralla, Sutri, Campagnano, La Storta e poi, dopo Roma, Siena, Monteriggioni, Quartaia, San Gimignano, Gonfienti. È una forte e concreta testimonianza di inclusione, sostenuta anche dalla Fondazione Scholas Occurrentes.

«L’Opera Santa Rita assiste oggi oltre duecento persone con gravi problemi di tipo sociale, psicologico o con varie disabilità» spiegano i responsabili. Vi lavorano più di cento dipendenti, vi collaborano diversi professionisti, oltre a volontari e tirocinanti. «Lo stile che tutti i componenti cercano di portare avanti con impegno e dedizione è quello di servizio ai più bisognosi, nella visione cristiana della persona».

Significativa, infine, la presenza dei militari della Scuola sottufficiali e del Centro di addestramento aeronavale della Marina militare di Taranto.