Nel convento francescano di Bordighera l’accoglienza dei rifugiati ucraini

Primi passi verso
la normalità

  Primi passi verso la normalità  QUO-073
30 marzo 2022
Arrivano dopo giorni di viaggio estenuante, scappate per portare in salvo i figli, il passato nelle poche cose racchiuse in una borsa, alle spalle la brutalità e l’incomprensione della guerra, case distrutte, mariti, padri e fratelli in battaglia a difendere il futuro: «Le prime che abbiamo accolto sono state due sorelle con tre bambini e due gatti arrivati in macchina da Odessa dopo sei giorni di viaggio — spiega dal convento di “Terrasanta” di Bordighera fra’ Faustino, uno dei tre frati minori francescani, anch’essi ucraini — oggi ospitiamo 42 persone fra mamme e bambini, dieci qui e le altre sulle colline adiacenti alla città, nella frazione dell’alto Montenero dove c’è il santuario e abbiamo una struttura che normalmente usiamo per i campi estivi e invernali». A Odessa alcune di loro si sono svegliate ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati