Proseguono le catechesi sugli anziani

Le prime vittime
di una società insensibile
e superficiale

 Le prime vittime  di una società insensibile e superficiale  QUO-073
30 marzo 2022

«L’insensibilità non ti fa capire la compassione, la pietà, non ti fa provare vergogna o rimorso per avere fatto una cosa brutta... E la vecchiaia diventa la prima vittima di questa perdita di sensibilità». La denuncia di Papa Francesco nei confronti di una società sempre più incapace di tenerezza verso gli anziani è riecheggiata stamane nell’Aula Paolo vi , durante l’udienza generale. Proseguendo le catechesi sul valore della terza età, il Pontefice si è lasciato ispirare dalle figure dei santi Simeone e Anna che nel tempio di Gerusalemme «prima di congedarsi da questo mondo» attendevano la «visita di Dio». Essi infatti insegnano «che la fedeltà dell’attesa affina i sensi», ha spiegato il vescovo di Roma, sottolineando come «un atteggiamento del cristiano» sia proprio quello di «stare attento alle visite del Signore, perché il Signore passa nella nostra vita con le ispirazioni, con l’invito a essere migliori». Invece, è l’ amara constatazione riferita all’attualità, «l’anestesia dei sensi spirituali, nell’eccitazione e nello stordimento di quelli del corpo, è una sindrome diffusa in una società che coltiva l’illusione dell’eterna giovinezza». E, di conseguenza, «si perdono» quei «movimenti dello spirito che ci fanno umani». Da qui l’importanza di avere anche oggi anziani capaci di riconoscere Dio e di trasmettere, attraverso la testimonianza, questa conoscenza alle giovani generazioni: «Abbiamo bisogno di anziani saggi, maturi nello spirito — ha concluso Francesco — che ci diano una speranza per la vita».

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