Il turismo “metafisico” di Julio Cortázar

Camminando
in cerca di porte

 Camminando  in cerca di porte   QUO-072
29 marzo 2022
«Siano benedetti i miei occhi/per aver guardato così in alto» scrive Julio Cortázar in una poesia intitolata La mia sofferenza doppia, dove «ampia è la luce per due occhi/e il dolore danza». Ampia è la luce per chi, camminando, non si limita a guardare avanti, ma volge il suo sguardo anche indietro, al passato, o accanto, soffermandosi su particolari apparentemente irrilevanti, o in alto, dove la vista umana non riesce ad arrivare, in cerca di una dimensione “altra”, parallela alla vita di tutti i giorni. Mettersi in marcia, per lo scrittore argentino, è spesso un pretesto per viaggiare nel futuro, o nel passato o lasciarsi raggiungere dalla dimensione fantastica, dal volto inaspettato delle cose. «Si può partire — scrive in un testo pensato per accompagnare le ...

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