28 marzo 2022
«Se Kiev è il cuore dell’Ucraina, Leopoli è la sua anima. Oggi siamo il rifugio più grande del Paese per le famiglie che scappano dalle bombe russe». Andriy Sadovyi ha 53 anni, cinque figli e una laurea in ingegneria. È il sindaco della perla asburgica, diventata il centro nevralgico dell’emergenza. «Abbiamo accolto 200.000 persone nelle scuole, nelle chiese e nei teatri. Ma nessuno è considerato un ospite, ci sosteniamo a vicenda».
I raid aerei russi sono arrivati anche qui a ovest, nella capitale della cultura ucraina. Le esplosioni minacciano case e fabbriche. «Ogni volta che suonano le sirene non sappiamo dove cadranno le bombe e quale sarà il prossimo obiettivo». La Polonia è a sessanta chilometri, il rischio di un incidente al confine aumenta. In ...
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