Benzi, ovvero la forza della debolezza capace di trasformare una stanza di ospedale in laboratorio culturale

Rosanna e il coccodrillo
di ferro

 Rosanna e il coccodrillo di ferro   QUO-067
23 marzo 2022
Una strada a Genova porta il suo nome. È stata (anche) una giornalista, Rosanna Benzi. Ha scritto tanto e fatto scrivere centinaia, migliaia di persone, coordinando un lavoro editoriale imponente, contagiando, con la sua voglia di vivere, il suo sorriso e la sua forza, quella fetta di mondo che le sue parole e, soprattutto, il suo esempio riuscivano a raggiungere. Tra le immagini che meglio la descrivono — in modo più poetico e quindi anche più efficace — c’è una vignetta di Sergio Staino in cui fluttua nell’aria come una farfalla, con il corpo chiuso in un astuccio colorato, quel «coccodrillo di ferro», come lo chiamava Luigi Santucci (ma lei, Rosanna, lo chiamava affettuosamente «scaldabagno») in cui era obbligata a vivere. «Mi ha ispirato un film terribile e doloroso — ...

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