L’agnizione tra Ulisse e Penelope nelle pagine di Giulio Guidorizzi

Quelle radici dell’ulivo

  Quelle radici dell’ulivo  QUO-066
22 marzo 2022
Dopo tanti anni si sentì dire che Troia era caduta e che la vittoria era opera di Ulisse. Allora iniziò l’attesa del ritorno: per Penelope e per le altre donne. Molte si radunavano ogni giorno sulla riva, aspettando di vedere comparire le vele. I giorni passarono, poi i mesi. Le donne cominciarono a non crederci più, tanto che, alla fine, nessuna intraprese il cammino che portava sulla spiaggia: esse infatti pensavano che fossero morti tutti, e si vestirono a lutto. Solo lei, Penelope, sapeva che Ulisse sarebbe tornato. «Il tempo scivolava su di lei e sembrava non lasciare traccia. Capelli neri, occhi che vedevano tutto, come quelli di Ulisse» scrive Giulio Guidorizzi nel libro Ulisse. L’ultimo degli eroi (Torino, Einaudi, 2018) in cui stabilisce un’inoppugnabile equazione: l’Odissea è il primo ...

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