Quando mancano
persino i sogni

Davide Cerullo nasce alla periferia di Napoli nel 1974, nono di 14 fratelli. Un’abitazione senza acqua, di tufo, «come ogni cosa da quelle parti. Aveva due camere, un bagno minuscolo, un cucinotto e due finestre (…). Sedici persone in una casa di sole due stanze e senza neanche il riscaldamento». Soprattutto, però, niente affetto, niente amore, nessuna prospettiva se non la violenza e la delinquenza come orizzonte quotidiano. Il solo calore per il bambino («Quando tremavo per il freddo e la paura») viene dalle capre che sostengono, a fatica, la famiglia; dai nonni e, soprattutto, dalla sorella maggiore Concetta, le cui storie leniscono un po’ il gelo («Con lei non avevamo paura di niente […] era la nostra sorella geniale, ci faceva conoscere la vita delle formiche, vedere la corsa degli scarafaggi, ci ...