Il mondo della guerra nella poesia antica

«Infiammato dal furore e terribile per l’ira»

 «Infiammato dal furore  e terribile per l’ira»   QUO-065
21 marzo 2022
Gli Antichi non erano pacifisti. Nell’Eneide, al centro del poema, nell’Oltretomba, dopo aver detto degli straordinari traguardi culturali raggiunti dai Greci, con queste parole Anchise proclama al figlio Enea la missione di Roma: «Tu, Romano, ricorda: governerai i popoli con il tuo impero / (queste saranno le tue arti), imporrai un ordine alla pace, / risparmierai chi si sottomette e abbatterai i superbi» ( i , 851-853). L’enunciazione ha la monumentalità di una solenne epigrafe — la forza con cui ci parla è un esito dell’arte di Virgilio — e il lettore moderno può esserne abbagliato. Rimane però poi perplesso perché qui la pace non è un bene “senza se e senza ma”, ma per essere tale deve ricevere un ordine: solo così entra in un quadro positivo. E poi: chi sono questi ...

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