La comune preoccupazione per la drammatica attualità della guerra in Ucraina, la crisi in Libano, la volontà reciproca di collaborazione in vista dell’organizzazione del Giubileo del 2025, il sostegno a favore delle famiglie e delle scuole paritarie sono state le principali tematiche al centro dei cordiali colloqui di martedì pomeriggio, 15 marzo, tra la delegazione della Repubblica italiana e quella della Santa Sede. L’incontro, presso l’Ambasciata d’Italia a Palazzo Borromeo, è avvenuto in occasione delle tradizionali celebrazioni del novantatreesimo anniversario dei Patti Lateranensi (11 febbraio 1929) e del trentottesimo dell’Accordo di modifica del Concordato (18 febbraio 1984).
Durante i colloqui, come confermato poi in serata dalla sala stampa della Santa Sede, si è sottolineata anche la necessità di rendere più umane le condizioni di vita dei migranti, particolarmente per coloro che fuggono dalla guerra, collaborando direttamente con i Paesi che ospitano rifugiati.
Accolti dal nuovo ambasciatore Francesco Di Nitto, per la Santa Sede, oltre ai cardinali Pietro Parolin, segretario di Stato, e Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), erano presenti: gli arcivescovi Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e Paul Emil Tscherrig, nunzio apostolico in Italia; e il vescovo Stefano Russo, segretario generale della Cei.
Per parte italiana, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, sono intervenuti: la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, i vicepresidenti della Camera dei deputati e della Corte costituzionale, Ettore Rosato e Silvana Sciarra, il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, e altre personalità istituzionali.