Nel tradizionale incontro per l’anniversario dei Patti Lateranensi

Preoccupazione per il conflitto in Ucraina

 Preoccupazione  per il conflitto in Ucraina  QUO-062
16 marzo 2022

La comune preoccupazione per la drammatica attualità della guerra in Ucraina, la crisi in Libano, la volontà reciproca di collaborazione in vista dell’organizzazione del Giubileo del 2025, il sostegno a favore delle famiglie e delle scuole paritarie sono state le principali tematiche al centro dei cordiali colloqui di martedì pomeriggio, 15 marzo, tra la delegazione della Repubblica italiana e quella della Santa Sede. L’incontro, presso l’Ambasciata d’Italia a Palazzo Borromeo, è avvenuto in occasione delle tradizionali celebrazioni del novantatreesimo anniversario dei Patti Lateranensi (11 febbraio 1929) e del trentottesimo dell’Accordo di modifica del Concordato (18 febbraio 1984).

Durante i colloqui, come confermato poi in serata dalla sala stampa della Santa Sede, si è sottolineata anche la necessità di rendere più umane le condizioni di vita dei migranti, particolarmente per coloro che fuggono dalla guerra, collaborando direttamente con i Paesi che ospitano rifugiati.

Accolti dal nuovo ambasciatore Francesco Di Nitto, per la Santa Sede, oltre ai cardinali Pietro Parolin, segretario di Stato, e Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), erano presenti: gli arcivescovi Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e Paul Emil Tscherrig, nunzio apostolico in Italia; e il vescovo Stefano Russo, segretario generale della Cei.

Per parte italiana, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, sono intervenuti: la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, i vicepresidenti della Camera dei deputati e della Corte costituzionale, Ettore Rosato e Silvana Sciarra, il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, e altre personalità istituzionali.