14 marzo 2022
Quando Kandinsky espose le sue prime opere al pubblico, i critici, quasi all’unanimità, ne svilirono il valore catalogandole come “scarabocchi”. Non miglior sorte arrise ad alcune tele di Picasso: anche in questo caso c’è chi ricorse alla parola “scarabocchio” per stroncare, sul nascere, quelli che poi si sarebbero imposti come capolavori. Si assiste dunque a una radicale inversione di tendenza, e quindi al pieno e legittimo riscatto del termine e del concetto di “scarabocchio” grazie alla mostra (in corso fino al 22 maggio) all’Accademia di Francia di Villa Medici a Roma.
L’esposizione, intitolata Gribouillage/Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly, è stata curata da Francesca Alberti (Villa Medici) e da Diane Bodart (Columbia University), con la collaborazione di Philippe-Alain Michaud, in qualità ...
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