La storia di un’epoca in ebollizione e il mito della strada. Anche oltre Kerouac

Quel pellegrinaggio incessante fuori dalle gabbie delle convenzioni

 Quel pellegrinaggio incessante  fuori dalle gabbie  delle convenzioni  QUO-058
11 marzo 2022
Ha scritto qualcosa come quindici romanzi, altrettante raccolte di poesie, decine di racconti, un testo teatrale, saggi e interventi di vario tipo, ma Jack Kerouac, nato cento anni fa nel Massachusetts, al di là della sua folta schiera di ammiratori, è noto al mondo intero come l’autore di un romanzo epocale. Sulla strada fu scritto nel 1951 (lo stesso anno del Giovane Holden di Salinger) e pubblicato, non senza ostacoli e inciampi, solo sei anni più tardi, nel 1957. Divenne ben presto il baedeker dei giovani dell’epoca e di molte generazioni a venire, specchio letterario nel quale trovare riflessa la propria voglia di fuga e di esplorazione di sé e del territorio. Il romanzo e l’autore si inserivano in un una atmosfera culturale in ebollizione, che aveva visto la nascita di una nuova letteratura che andava ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati