Perché?

A child wait to be evacuated from the city of Irpin, north of Kyiv, on March 10, 2022. - Russian ...
11 marzo 2022

La donna sta lì, rannicchiata in un carrello della spesa che la trasporta in salvo, e guarda fissa in camera. Ci guarda. Chissà quanti anni ha, tanti. Negli ultimi 15 giorni sono aumentati vertiginosamente. Chissà se ha visto l’orrore della seconda guerra mondiale, ma lo sguardo che ci rivolge sta a dire: una cosa così non l’avevo mai immaginata né vista o speravo di non vederla più. Bombe sui civili. Perché? Che nome avrà questa donna? Non lo sappiamo, diamoglielo, è il minimo che possiamo fare per lei. Olga, Kateryna? Potrebbe essere la nonna della bambina che vediamo nell’altra foto. Una bella bambina, sorridente, circondata da soldati armati. Si guarda intorno e sorride. Che nome avrà questa bambina? Eva? Sofia? Forse Sofia, è un nome che dice qualcosa: saggezza; c’è una saggezza profonda, misteriosa in questo suo sorriso, qualcosa che a noi ci sfugge. Infatti: perché sorride? Cosa vedono i suoi occhi che noi non vediamo? I giovani hanno sogni, dice il profeta Gioele nel verso tanto caro a Papa Francesco. I giovani hanno promesse nel cuore, sono essi stessi una promessa; per questo sorridono alla vita, anche quando la vita mostra loro il volto più crudele. Ma Sofia ha veramente dei sogni? O degli incubi? La profezia di Gioele dice che i giovani avranno sogni perché (fino a quando) i vecchi avranno visioni. Nonna Kateryna ha ancora delle visioni in modo che Sofia potrà sognare? Nell’ottobre del 1939 il giovane poeta Karol Wojtyła compone un salmo in cui canta l’impossibilità di cantare: «il vento d’autunno tagliò i miei desideri / come con uno slancio / in un colpo di spada / abbatté le statue / spezzò le visioni, / e mi ordinò di litigare col mio canto». Un mese prima l’esercito tedesco aveva invaso la Polonia. Oggi c’è un altro vento lì, a pochi chilometri di distanza, un vento d’inverno che si abbatte come un colpo di spada e spezza le visioni. Come si fa a fermare il vento? Eppure dobbiamo fermarlo, altrimenti si spezzeranno i canti insieme alle visioni di Kateryna, i sogni e il sorriso di Sofia. Alternativa non c’è.

Andrea Monda