Le porte aperte della Moldavia a migliaia di persone in fuga

«La nostra vita deve ripartire da zero»

 «La nostra vita deve ripartire da zero»  QUO-055
08 marzo 2022
Suor Iuliana, quella notte in cui la Russia cominciò a bombardare Odessa, pensava che fossero i tuoni di un temporale. La religiosa abita a Chisanau, la capitale della Moldavia, a circa 100 chilometri in linea d’aria dalla città ucraina. Le bombe cadevano così forte che era impossibile non sentirle. Adesso assieme alle consorelle ospita famiglie di rifugiati ed è testimone della sofferenza che porta con sé chi è stato costretto a lasciare la propria casa in Ucraina. È a Chisanau dal 2009, suor Rosetta Benedetti, missionaria della Provvidenza. La sua è una testimonianza che viene dal cuore,  ci dice come queste persone arrivino «sfinite, ma non solo fisicamente, anche interiormente. Una donna è venuta da noi senza documenti, l’ho vista disperata. Ma un abbraccio ...

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