
07 marzo 2022
Leopoli, 7. Non succedeva dalla seconda Guerra mondiale. Ma accade ora: il Cristo Salvatore della Cattedrale armena di Leopoli è stato rimosso e portato in un bunker, al sicuro dagli attacchi militari russi. Nel volto sofferente del Crocifisso medievale, c’è tutto il dolore del popolo ucraino e di un’umanità sgomenta di fronte al conflitto. E nelle mani degli operai che imbragano e trasportano la statua, c’è la speranza del mondo che invoca la pace.
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati