Messa del cardinale Parolin a un anno dalla morte del frate giornalista

Oggi sull’«Osservatore» padre Grieco avrebbe scritto contro la guerra

 Oggi sull’«Osservatore» padre Grieco  avrebbe scritto contro la guerra   QUO-054
07 marzo 2022

Per i profughi che in Ucraina stanno cercando salvezza e perché si trovi una «mediazione ragionevole»: è la preghiera del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, durante la messa celebrata, nella serata di domenica 6 marzo, nella parrocchia trasteverina di Santa Dorotea ricordando, a un anno dalla morte, padre Gianfranco Grieco per 37 anni redattore de «L’Osservatore Romano» e poi capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

Ma per «cambiare il mondo» bisogna cominciare da noi stessi, ha avvertito il cardinale indicando nella Quaresima il tempo opportuno per provarci. Con una consapevolezza: nel «grande pellegrinaggio della vita», «per Dio è possibile persino l’impossibile». Ricordando padre Grieco («ci siamo voluti bene»), il segretario di Stato ne ha tratteggiato, in particolare, la passione messa in campo nei 45 anni di servizio alla Santa Sede.

Hanno concelebrato gli arcivescovi Gianfranco Girotti e Piero Marini; il ministro generale dell’ordine dei frati minori conventuali, padre Carlos Trovarelli; il parroco padre Umberto Fanfarillo e altri dodici sacerdoti.

Lo stile appassionato di padre Grieco è riproposto nel libro Il frate, il giornalista, il pastore — curato da padre Paolo Fiasconaro, edito a cura della comunità di Santa Dorotea — presentato al termine della messa, con la partecipazione anche dell’arcivescovo Vincenzo Paglia.

Insieme alla prefazione del cardinale Parolin, nel libro ci sono testimonianze e ricordi di una vita intera. E, poi, gli antichi colleghi sono certi che, in queste ore di guerra, padre Grieco sarebbe lì, nella redazione dell’Osservatore, a condividere idee e a macinare articoli per la pace. Pensandoli e pregandoli prima nella “sua” Santa Dorotea dove, il 17 febbraio 1991, Giovanni Paolo ii lanciò un vibrante appello per la pace in un’altra zona calda del mondo: la regione del Golfo persico. (giampaolo mattei)