In un libro disegni e lettere di 800 bambini fiorentini

Nicolò, capitano
come Batistuta

 Nicolò, capitano come Batistuta  QUO-053
05 marzo 2022

Nicolò ha 9 anni e un libro tra le mani. In quelle pagine ci sono anche il suo disegno e la sua lettera per Papa Francesco. Costretto su una sedia a rotelle da una forma di distrofia muscolare diagnosticata poco dopo la nascita, Nicolò è uno dei protagonisti di Caro Francesco… I bambini scrivono al Papa, il libro-album che stamani è stato consegnato al Pontefice, durante l’udienza nella Sala Clementina, dal cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori.

In 368 pagine ci sono i disegni, le lettere, i pensieri e le preghiere che 800 alunni delle scuole primarie cattoliche e le classi di catechismo della provincia di Firenze hanno preparato appositamente per il Papa.

Avrebbe dovuto essere qui, stamani, Nicolò a rappresentare, significativamente, gli 800 bambini. Sì, è proprio lui il capitano “viola”: come gli “idoli” Batistuta e Astori. Non si è, però, potuto muovere da Certaldo per questioni di salute. Ma è qui, dal Papa, più che mai. Certo che non mancherà occasione per incontrarlo. «Passo le mie giornate su una carrozzina, ma questo non mi impedisce di amare la vita, visto che sono circondato dall’affetto della mia famiglia e delle persone che mi vogliono bene» dice. Abbracciato da mamma Simona e papà Lorenzo.

L’iniziativa del libro per il Papa è stata realizzata dal settimanale «Toscana oggi» in collaborazione con la Federazione italiana scuole materne, con gli Uffici per la scuola, per il catechismo e per le comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Firenze e con Radio Toscana.

L’idea è semplice: rendere protagonisti i più piccoli, dando loro voce e condividendo la loro visione della vita, le loro speranze. Il clima, l’ambiente e, appunto, la pace sono i tre gli argomenti principali proposti ai bambini. E loro li hanno affrontati con l’aiuto degli insegnanti di religione e dei catechisti.

Nonostante le difficoltà, legate all’aumento dei contagi che nel mese di gennaio hanno costretto molte classi a tornare alla didattica a distanza e a sospendere il catechismo, i bambini non si sono tirati indietro e, con colori sgargianti e calligrafie curate, hanno ritratto il mondo che vedono e quello che invece sognano.

Nelle pagine del volume hanno dimostrato di saper affrontare, con fantasia e semplicità, i temi complessi dei quali il Papa ha parlato in particolare nell’enciclica Fratelli tutti e che richiedono risposte sempre più urgenti.

Colline verdi e mari azzurri pieni di pesci, un mondo — che sorride perché non sente più il peso della plastica — dove tutti si vogliono bene anche se il colore della pelle è diverso. E poi persone che si abbracciano perché la pandemia è finita, mani tese pronte ad accogliere e aiutare chi ha bisogno ed è in difficoltà. Di questo raccontano i disegni e le lettere dei tanti bambini che hanno partecipato all’iniziativa.