Già nunzio apostolico, presidente dell’Apsa e protodiacono

È morto il cardinale
Agostino Cacciavillan

 È morto il cardinale Agostino Cacciavillan  QUO-053
05 marzo 2022

Il cardinale Agostino Cacciavillan, già Nunzio Apostolico e Presidente emerito dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, è morto nelle prime ore di  sabato 5  marzo  nel suo appartamento in Vaticano. Nato il 14 agosto 1926 a Novale di Valdagno, nella diocesi di Vicenza, era stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1949. Eletto alla Chiesa titolare di Amiterno, con il titolo personale di arcivescovo, il 17 gennaio 1976 era stato nominato Pro-Nunzio Apostolico in Kenya e Delegato Apostolico nelle Seychelles. Il 28 febbraio aveva ricevuto l’ordinazione episcopale. India nel 1981, Nepal nel 1985 e Stati Uniti d’America nel 1990 sono state le altre sedi della sua missione diplomatica, conclusa a Washington nel 1998. Dal 5 novembre 1998 al 1° ottobre 2002 è stato Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Nel concistoro del 21 febbraio 2001 Giovanni Paolo ii lo aveva creato cardinale assegnandogli la chiesa dei Santi Angeli Custodi a Città Giardino, diaconia elevata pro hac vice a titolo presbiterale. Era stato Cardinale Protodiacono dal 1° marzo 2008 al 20 febbraio 2011. Il corpo del compianto cardinale sarà esposto dalle ore 17.30 di oggi nella chiesa di Santo Stefano degli abissini in Vaticano. I funerali saranno celebrati lunedì 7 marzo alle ore 11 all’Altare della Cattedra nella Basilica vaticana.

Vicentino, classe 1926, con la sua numerosa famiglia — nove tra fratelli e sorelle — si era trasferito immediatamente da Novale a Breganze e poi nel 1928 ad Arzignano, nota come la capitale europea della concia delle pelli. Era entrato nel Seminario vescovile di Vicenza nel 1937. «San Giovanni Bosco era il mio protettore, invocato quotidianamente» aveva poi confidato. Nel Seminario aveva frequentato i corsi ginnasiali, filosofici e teologici. Quindi era stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1949. Anche in ricordo di quel giorno, portava la croce pettorale di monsignor Carlo Zinato, il vescovo di Vicenza che lo aveva ordinato.

Per tre anni era stato vicario cooperatore nella parrocchia di Santa Maria in Colle, a Bassano del Grappa, allora affidata alla cura pastorale dell’arciprete Egidio Negrin, divenuto nel 1952 arcivescovo di Ravenna. In quello stesso anno monsignor Cacciavillan si era trasferito a Roma per completare i suoi studi alla Pontificia Università Gregoriana (licenza in scienze sociali), all’Università statale (laurea in giurisprudenza) e alla Pontificia Università Lateranense (laurea in diritto canonico). Ambienti in cui aveva messo in campo un forte impegno pastorale tra gli studenti universitari e i laureati cattolici.

Dal 1957 al 1959 si era preparato al servizio diplomatico nella Pontificia Accademia Ecclesiastica e, dopo alcuni mesi di lavoro in Segreteria di Stato, era stato assegnato come segretario alla Nunziatura Apostolica nelle Filippine, dove era rimasto quattro anni e mezzo. Dal 1964 al 1968 era stato segretario della Nunziatura Apostolica a Madrid, in Spagna, e per alcuni mesi anche a Lisbona, in Portogallo. Quindi, dal 1968 al 1976, aveva lavorato in Segreteria di Stato, in particolare come capo dell’Ufficio Informazione e Documentazione. Il 26 agosto 1973 era stato nominato prelato d’onore di Sua Santità.

Il 17 gennaio 1976 Paolo vi lo aveva nominato Arcivescovo e Pro-Nunzio Apostolico in Kenya e Delegato Apostolico nelle Seychelles. Aveva ricevuto l’ordinazione episcopale il 28 febbraio, nella Basilica di San Pietro, dal cardinale Segretario di Stato Jean Villot. Co-consacranti il cardinale Simon D. Lourdusamy, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e il Vescovo ausiliare di Vicenza, monsignor Carlo Fanton. “In virtute Dei” è stato il suo motto episcopale.

In Kenya, dal 1976 al 1981, era stato anche Osservatore Permanente della Santa Sede presso gli organismi delle Nazioni Unite per l’ambiente e gli insediamenti umani (Unep, Habitat).

Il 9 maggio 1981 Giovanni Paolo ii lo aveva nominato Pro-Nunzio Apostolico in India, incarico al quale si era aggiunto il 30 aprile 1985 quello di primo Pro-Nunzio Apostolico nel Regno del Nepal.

Il 13 giugno 1990 il Papa lo aveva trasferito nelle stesse funzioni alla Nunziatura Apostolica negli Stati Uniti d’America, assegnandogli in pari tempo l’incarico di Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione degli Stati Americani. A Washington monsignor Cacciavillan era stato anche rappresentante della Santa Sede presso l’Associazione mondiale dei giuristi.

Il 5 novembre 1998 Giovanni Paolo ii lo aveva nominato Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ufficio che aveva svolto fino al 2 ottobre 2002. In questa veste aveva avuto anche responsabilità in seno alla Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice, fondata da Giovanni Paolo ii nel 1993.

Intervenendo nell’ottobre 1999 alla seconda Assemblea Speciale per l’Europa del Sinodo dei Vescovi, aveva messo in evidenza l’irrinunciabilità dell’evangelizzazione e della missione ad gentes, puntando sulla dottrina sociale e su «carità, comunione e solidarietà», come «concetti-realtà estremamente importanti da promuovere nella conoscenza e nel vissuto, mediante l’insegnamento nelle sue varie forme e mediante l’azione pastorale». «In secondo luogo — aveva sostenuto nel suo intervento sinodale — è da rilevare l’importanza della dottrina sociale della Chiesa con speciale riferimento ai problemi che oggi sembrano maggiormente caratterizzare il nostro continente, esemplificati in lavoro e globalizzazione, immigrazione, stati e nazioni, responsabilità verso i Paesi più poveri con il problema del debito internazionale, azione per la pace, nazionalismi». Si trattava, per lui, di adottare «il compito-metodo di interrogare e aggiornare la dottrina sociale della Chiesa a partire dalla considerazione dei problemi».

Giovanni Paolo ii lo aveva nominato membro delle Congregazioni per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, per le Chiese Orientali e delle Cause dei Santi; del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi; della Pontificia Commissione per l’America Latina e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Quindi il Papa lo aveva creato e pubblicato cardinale diacono dei Santi Angeli Custodi a Città Giardino, nel concistoro del 21 febbraio 2001.

Il 2 ottobre 2001 era intervenuto alla decima Assemblea del Sinodo dei Vescovi, dedicata al ministero episcopale, mettendo in rilievo il ruolo dei Sacramenti nella vita e nella missione.

A novembre 2001 aveva partecipato alla beatificazione di due vicentini, il Vescovo Giovanni Antonio Farina e Gaetana Sterni, entrambi vissuti nell’Ottocento. Due figure a cui era legato per ragioni di nascita e anche in forza dei suoi primi passi come sacerdote. Un’altra figura del Veneto a cui era spiritualmente legato era Giuseppe Toniolo.

Il 1° ottobre 2002 aveva lasciato l’incarico di presidente dell’APSA. Nel 2005 aveva preso parte al Conclave che aveva eletto Benedetto xvi .

Animato da una profonda devozione mariana, era stato molto legato, oltre che naturalmente al suo patrono Sant’Agostino, alla figura di Santa Teresa Benedetta della Croce – Edith Stein: per «L’Osservatore Romano» avevo scritto, nell’agosto 2005, una riflessione su come potevano incontrarla i giovani a Colonia per la gmg , esortandoli a «credere, amare, adorare di più».

Il 1º marzo 2008, a seguito della promozione all’ordine presbiterale del cardinale Darío Castrillón Hoyos, era divenuto Cardinale Protodiacono. Il 21 febbraio 2011, durante un concistoro ordinario pubblico per il voto su alcune cause di canonizzazione, dopo averne fatto richiesta — avendo trascorso un decennio come cardinale diacono — aveva optato per l’ordine dei cardinali presbiteri, mantenendo la diaconia di Santi Angeli Custodi a Città Giardino elevata a titolo presbiterale pro hac vice.