Come birilli

 Come birilli  QUO-049
01 marzo 2022
«I libri migliori sono quelli che lasciano ai bambini l’ultima parola. Hanno l’ambiguità delle favole vere. Non catechizzano, non educano, lo fanno magari in altro modo, non spiegano che bisogna lavarsi le mani, mangiare la minestra, obbedire agli adulti, non gli mettono la fretta di diventare grandi, li lasciano semplicemente essere quelli che sono». Così scrive Philippe Forest in «Tutti i bambini tranne uno» (Fandango 2018, traduzione di Gabriella Bosco), libro doloroso e struggente in cui lo scrittore francese racconta la breve vita della figlia Pauline, morta a nemmeno 4 anni per un rarissimo tumore. E favole vere vorrebbe appuntare questa rubrica, per cercare di tratteggiare la complessità dell’intreccio tra luce e ombra in cui si sostanzia il nostro essere umani. Paradossi così ...

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