19 febbraio 2022
Del soggiorno a Roma di James Joyce, di cui in questo 2022 fanno 140 anni dalla nascita, s’avevano sinora solo vaghi ricordi e la targa commemorativa murata sulla prima delle due dimore in cui abitò, al numero 52 di via Frattina.
Ad implementare la scorta di informazioni sulla permanenza dello scrittore irlandese nella capitale del regno d’Italia, c’è ora questo libro molto interessante di Enrico Terrinoni: “Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma” (Feltrinelli, 240 pagine, 18 euro).
Joyce rimase nell’Urbe dalla fine del luglio 1906 all’inizio di marzo dell’anno successivo. Per la precisione, sette mesi e sette giorni. Qualcosa senz’altro di cabalisticamente fortuito anche per uno come lui che ai segni divinatori credeva.
Joyce si era trasferito dall’amata Trieste, in compagnia della moglie Nora e del figlio George, per ...
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