Nel film «Un eroe» di Asghar Farhadi

Se ciascuno ha le sue ragioni

 Se ciascuno  ha le sue ragioni  QUO-039
17 febbraio 2022
«La cosa più terribile di questo mondo è che ciascuno ha le sue ragioni». La frase di Jean Renoir sembra perfetta per descrivere l’agire dei personaggi principali del bel film di Asghar Farhadi Un eroe, vincitore del Grand prix speciale della giuria a Cannes. Perché a partire dal protagonista, Rahim, quasi tutti sembrano spinti da ragionamenti che lo spettatore non riesce a comprendere fino in fondo. E per questo perfino l’eroismo, o presunto tale, di Rahim perde credibilità, lasciando in chi osserva il dubbio. Quel dubbio per il quale non si riesce a empatizzare fino in fondo con lui e che poi è il fulcro attorno al quale ruota l’intera storia. A Rahim Soltani (Amir Jadidi), in prigione a causa di un debito che non è stato in grado di pagare, viene concesso un permesso di due giorni ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati