Pillole di teologia

Dire il Dio ineffabile

16 febbraio 2022
C’è un apofatismo profondo nel linguaggio della fede che — se dimenticato in parte o del tutto obliato — porta addirittura a nominare superficialmente il nome di Dio invano. Il nome di Dio è impronunciabile, perché Dio “non sta” in un nome. E quando Dio lo diede a Mosè (Esodo, 3, 3), si comprese subito la stranezza di quel nome: era più una promessa di compagnia, di vicinanza, di amicizia solidale, di prossimità alle vicende della storia di Israele, per una avventura di riscatto e di liberazione e di salvezza. Il nome di Dio è indicibile, perché è evento, passaggio, «eco di un silenzio leggero», secondo l’esperienza di Elia sul monte. Allora si dice nell’evento, nell’avvento del suo Regno. Il regno di Dio non è un oggetto identificabile (è qua, ...

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