Dai rami della ginestra si può procedere all’estrazione di una fibra, utilizzabile per dar vita a nuovi prototipi di filati, tessuti e abiti. Lo dimostra il progetto «Smafinec»

Il fiore del deserto
cambia forma

 Il fiore del deserto cambia forma  QUO-037
15 febbraio 2022
È dappertutto. Dai meravigliosi versi di Giacomo Leopardi, che ne fa suo testamento poetico, fino alle strofe musicali dei Baustelle, che ne ricordano il coraggio di crescere sulla pietra lavica. Stiamo parlando della ginestra, che, in maniera incontrastata, si prende la scena, soprattutto nei territori della macchia mediterranea. Oggi la pianta luminosa è persino protagonista di mostre ed esposizioni, dal momento che, a partire da pratiche di lavorazione che la riguardano, può “trasformarsi” in tessuto (basti pensare alle borse, firmate da una celebre casa di moda, di recentissima produzione). Tuttavia già nel 2018 — prima, cioè, che tutta questa operazione divenisse “popolare”, balzando agli onori della cronaca —, la ginestra è stata posta al centro di un originalissimo lavoro di ricerca dagli ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati