Nell’opera della fotografa sudafricana Nobukho Nqaba

Il conforto tra le borse
degli ultimi

 Il conforto tra le borse  degli ultimi  QUO-037
15 febbraio 2022
In Sudafrica le chiamano China bags o Zimbabwe bags; negli Stati Uniti, borse messicane; in Germania, borse turche; nei Caraibi Samsonite della Guyana, in Nigeria sono le Ghana Must Go home; in lingua Xhosa (Sudafrica) le indicano come unomgcana («quella con le linee») o umaskhenkethe («il viaggiatore»). Forse non ne conosciamo i tanti soprannomi, ma tutti abbiamo sicuramente visto in giro queste grandi borse di plastica a sacco, utilizzate da persone migranti, o comunque con pochi mezzi, per portare i propri beni, la mercanzia in spiaggia o per strada. In un mondo sempre più contrapposto tra ricchi e poveri, tra sommersi e salvati, anche il materiale di una borsa, il tessuto e la stampa di un sacco, diventano sempre più indicatori di appartenenza tra A e B. E della serie B queste grosse borse di ...

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