Consolati nella sofferenza

Papa Francesco nell’udienza generale del 14 ottobre 2020 disse: «Pensare che Gesù piange con me nel dolore è una consolazione. [...] Se rimaniamo nella relazione con Lui, la vita non ci risparmia le sofferenze, ma si apre a un grande orizzonte di bene e si incammina verso il suo compimento». L’uomo non è nato per soffrire, ma per sviluppare i suoi talenti e addentrarsi nei sentieri della gioia in un contesto di armonia e di pace con Dio e con gli uomini; tuttavia, con il peccato delle origini, che ogni uomo di volta in volta ripropone con la propria esistenza da che entra nella vita, ha inizio quell’incurvamento su di sé, quel distacco da Dio, quell’essere intriso di temporalità che nega prospettive eterne. La sofferenza accompagna la vita, la segna, la configura e ne orienta i percorsi; ...