L’impatto dei celebri mosaici sull’opera di Gustav Klimt

Travolto dall’oro di Ravenna

 Travolto dall’oro di Ravenna  QUO-036
14 febbraio 2022
Nel febbraio 1918 moriva a 56 anni, devastato dalla spagnola che avrebbe mietuto milioni di vittime in Europa, uno dei più celebrati pittori del suo tempo: Gustav Klimt (1862-1918), tra i fondatori della secessione, ma già, prima dei 20 anni, genio precocemente riconosciuto, affidatario delle più importanti committenze della capitale asburgica e in seguito insignito dagli Asburgo della massima onorificenza per meriti artistici, dopo aver riscosso grande successo a livello internazionale. Se c’è una parola che, anche in ciò, rappresenta Klimt è: oro. Non solo perché a partire da una determinata fase della sua vita — esattamente dalle visite a Ravenna del 1903 — rimasto folgorato dagli aurei sfondi dei mosaici bizantini, egli inizia a usare a profusione l’oro nella pittura, e tanto nel ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati