Vedovo, muratore, raccoglieva i bambini per strada e gli insegnava un mestiere

“Tata Giovanni”,
il papà degli orfanelli romani

 “Tata Giovanni”,  il papà degli orfanelli romani  QUO-035
12 febbraio 2022
«Don Giovanni, di’, quanno sarai Papa, te ricorderai de noantri?». L’11 aprile 1819, domenica di Pasqua, don Giovanni Maria Mastai Ferretti, futuro Pio ix , ha appena finito di celebrare la sua prima messa nella chiesa di Sant’Anna dei Falegnami, nel rione Sant’Eustachio. Ha 27 anni, e davanti a lui si affollano parenti e amici, tra le giacche e le talari dei quali cominciano a farsi largo le testoline scapigliate di una frotta di ragazzini che lo vogliono salutare. Alla voce del marmocchio che gli preconizza con 27 anni d’anticipo il pontificato si aggiungono quelle dei suoi chiassosi compagnetti, in una scanzonata giaculatoria che ripete: “Te ricorderai de noantri?”. I piccoli “noantri” che movimentano l’importante mattinata del novello prete sono gli orfani e i ragazzi di strada accolti nell’ospizio annesso alla chiesa. ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati