Il presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori

La lettera del Papa emerito un invito a fare meglio nella lotta della Chiesa agli abusi

09 febbraio 2022

«La coscienza ci parla se siamo disposti ad ascoltare. Nel messaggio odierno il Papa emerito Benedetto xvi ci ha offerto una descrizione intima del dramma della sua coscienza modellata da una vita di servizio a Dio e al suo popolo». Lo ha detto ieri il cardinale cappuccino Seán Patrick O’Malley, presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori, commentando la lettera di Joseph Ratzinger circa il rapporto sugli abusi nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga.

In una dichiarazione in inglese il porporato ha spiegato che «il male subito dalle vittime degli abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti e di religiosi e la propria gestione di tali abusi giustamente e necessariamente gravano pesantemente sulla coscienza del Papa emerito». Tuttavia, ha aggiunto, «la sua sobria testimonianza rispecchia la sua consapevolezza che momenti di buio e di peccato hanno crudelmente sfregiato i sopravvissuti di abusi sessuali su minori». Ecco perché, ha spiegato il presidente della Pontificia commissione «il riconoscimento, da parte di Papa Benedetto, del male irreparabile causato dagli abusi sessuali nella Chiesa e delle proprie mancanze nel fare di tutto per prevenire questo male è una sfida a tutti coloro che occupano posizioni di guida nella Chiesa. Dobbiamo fare meglio».

Del resto, ha proseguito il cardinale, «ai sopravvissuti e a tutti gli altri colpiti dal male degli abusi sessuali, il Papa emerito Benedetto offre la propria contrizione per ciò che è mancato nella sua gestione. La sua testimonianza e profonda onestà dovrebbero galvanizzare tutti noi per difendere i sopravvissuti degli abusi e proteggere tutti coloro che sono affidati alle nostre cure», ha concluso.