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09 febbraio 2022

Incontro online per la XXX Giornata mondiale del Malato


Un webinar sulla storia e il significato della Giornata mondiale del Malato. A promuovere l’incontro online è il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. L’appuntamento «World day of the sick: meaning, goals, and challenges» si svolgerà giovedì 10 febbraio, dalle 15 alle 17.30, sul canale YouTube e dal sito internet www.humandevelopment.va. La Giornata mondiale del Malato, giunta alla sua trentesima edizione, viene celebrata quest’anno sul tema «“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Luca, 6,36): Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità». Nel webinar, dopo il saluto del cardinale prefetto “ad interim” del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Michael Czerny, il racconto dell’istituzione e dello sviluppo negli anni della Giornata sarà affidato a don Carmine Arice, superiore generale della Società dei sacerdoti del Cottolengo con uno spazio dedicato all’esperienza della pandemia da covid-19. «Il messaggio del Santo Padre per la Giornata troverà eco — viene spiegato sul sito — nelle parole di un malato e di un medico, e gli interventi a seguire racconteranno dell’impegno per il raggiungimento degli obiettivi che delineano fin dall’inizio il significato dell’evento». Le conclusioni saranno affidate a suor Alessandra Smerilli, segretario ad interim del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Conferenze sulla sinodalità alla Pontificia Università Gregoriana


«Sinodalità, Sensus Fidei» è il nome del ciclo di conferenze e laboratori promosso, sia in presenza che on line, su www.unigre.it, dalla Pontificia Università Gregoriana. Sono sei gli appuntamenti organizzati dal «Centro Fede e Cultura Alberto Hurtado» dal 22 febbraio al 24 maggio a partire dalle ore 17.30. Un’iniziativa che ha voluto raccogliere l’invito rivolto a tutta la Chiesa di costituirsi parte attiva del processo sinodale. Per don Giuseppe Bonfrate, professore straordinario della Facoltà di Teologia e consultore della segreteria generale del sinodo dei vescovi: «La forma scelta è quella del dialogo per le conferenze, così da indicare il valore dell’ascolto nelle differenze, facendo incontrare non solo visioni diverse, ma anche discipline che difficilmente si interrogano nella reciprocità. Ci siamo accorti che non basta l’assegnazione di parola, c’è bisogno di offrire spazi che vanno difesi, curati, in cui le persone avvertano il riconoscimento della dignità di parola e possano finalmente apprendere a esprimerla, sentendosi efficacemente parte di un cammino comune».

a cura di Fabio Bolzetta