Viaggio del Sostituto per gli Affari Generali in occasione
dell’apertura della Nunziatura Apostolica negli Emirati Arabi Uniti

Il dialogo, unico strumento per migliorare
la cooperazione
e la comprensione

 Il dialogo, unico strumento  per migliorare  la cooperazione e la comprensione   QUO-032
09 febbraio 2022

Sono stati cinque giorni intensi, pieni di speranza e di vita cristiana quelli appena trascorsi negli Emirati Arabi Uniti dal sostituto della Segreteria di Stato, S.E. monsignor Edgar Peña Parra, che dal 1° al 6 febbraio 2022 si è recato ad Abu Dabhi, accompagnato da monsignor Yoannis Lahzi Gaid, membro dell’Alto comitato per la fratellanza umana ed ex-segretario personale di Papa Francesco, per l’inaugurazione della sede della rappresentanza Pontificia.

La delegazione vaticana, arrivata all’aeroporto di Abu Dabhi martedì 2 febbraio, è stata accolta da S.E. Alia Al-Mahrazi, sottosegretario aggiunto per gli affari di protocollo al ministero degli Affari esteri; inoltre, il governo, in segno di considerazione ai rappresentanti del Santo Padre, ha incaricato il dott. Sultan Faisal Al Remeithi, segretario generale del Consiglio dei saggi musulmani, di accompagnare la delegazione durante tutto il viaggio.

Al suo arrivo, il sostituto ha immediatamente iniziato gli impegni ufficiali come rappresentate della Santa Sede, incontrando Sua Altezza il Tenente Generale Sceicco Saif bin Zayed Al Nahyan, vice primo Ministro e ministro degli Interni.

In serata, ha avuto luogo la celebrazione eucaristica presieduta dal presule, avvenuta nella Giornata della Vita Consacrata, nella Cattedrale di San Giuseppe ad Abu Dhabi; nell’omelia monsignor sostituto ha invitato i presenti a non scoraggiarsi di fronte alle avversità: «Corriamo il rischio di perdere la speranza e di chiederci perfino se lo sforzo valga la pena», ma perfino Gesù è stato vittima di «rifiuto e incomprensione, per non menzionare il tradimento e la morte», ma alla fine «sopportando pazientemente ha conquistato per noi la corona della vittoria».

Parole profonde, toccanti che evidenziano l’importanza del singolo nell’intero e come la pazienza sia una virtù cardinale, che nutre quella speranza tipica della comunità cattolica, anche di quella piccola: infatti, «ogni parte del corpo di Cristo, la Chiesa, ha un ruolo da svolgere». Alla celebrazione erano presenti anche S.E. monsignor Paul Hinder, vicario apostolico per l’Arabia meridionale, monsignor Kryspin Dubiel, incaricato d’affari della nunziatura apostolica, ed un folto gruppo di sacerdoti.

La cerimonia di apertura ufficiale della nunziatura, presieduta sempre dall’arcivescovo Peña Parra, ha avuto luogo venerdì 4 febbraio 2022, ricorrenza segnata da diversi avvenimenti: il 50° anniversario della fondazione del Paese, la 2ª Giornata internazionale della fratellanza umana; il 15° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Emirati Arabi e Santa Sede; il 3° anniversario della firma del Documento della Fratellanza Umana da parte di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. E sono stati la fratellanza e questo documento il centro del discorso del sostituto.

«Nel firmare il documento, il grande Imam e il Papa hanno espresso il loro desiderio che possa servire da guida alle generazioni future per far progredire una cultura di rispetto reciproco nella consapevolezza della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani, fratelli e sorelle», ha ricordato il sostituto. La scelta qui è una: il dialogo, l’unico strumento per migliorare la cooperazione e la comprensione reciproca. La nuova casa del Papa — la nunziatura — incarna questa scelta, poiché deve essere un catalizzatore di speranza e fratellanza, «un luogo di incontro e di dialogo per la nostra cooperazione bilaterale per molti anni a venire».

Hanno preso parte alla cerimonia d’inaugurazione, oltre a S.E. monsignor Paul Hinder, monsignor Yoannis Gaid, e monsignor Kryspin Dubie, S.E. Noora Al Kaabi, ministro della Cultura e della gioventù, e S.E. Omar Ghobash, ministro aggiunto della Cultura. Sono stati infine ringraziati S.A. lo Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario e ministro della Difesa di Abu Dhabi, S.A. lo Sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per la collaborazione nella realizzazione della nuova sede: «La mia più sincera gratitudine alle autorità civili — ha concluso l’arcivescovo — per i loro sforzi nell’aiutare la Santa Sede nel costruire questo bellissimo edificio».

Inoltre, durante la giornata del 4 febbraio, il sostituto ha incontrato S.A. lo Sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan e S.E. Reem Ebrahim Al-Hashimi, ministro per la Cooperazione internazionale e managing director di Expo 2020.

Tra le importanti tappe del viaggio del sostituto negli Emirati Arabi Uniti non poteva mancare il padiglione della Santa Sede presso l’Expo Dubai 2020 e l’incontro con S.E. lo Sceicco Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ministro della Tolleranza e della coesistenza.