08 febbraio 2022
«L’istruzione è la tua voce, bambina. Parla per te anche se non apri la bocca. Parla finché Dio non ti chiama per andare da lui». C’è uno spartiacque per le bambine di Ikati, un villaggio nel cuore della Nigeria. Se vanno a scuola, nessuno le costringe alle nozze; se non ci vanno, appena compiono 15 anni vengono fatte sposare con il migliore offerente. Senza istruzione, il loro destino è segnato. La quattordicenne Adunni, però, sente di essere diversa. È diversa.
La protagonista de La ladra di parole (Milano, Nord, 2021, pagine 368, euro 18, traduzione di Elisa Banfi), recente romanzo della scrittrice nigeriana Abi Daré, ama studiare perché vuole capire il mondo; ama scoprire parole nuove in grado di dar voce ai suoi pensieri e di farle immaginare un altro futuro. Non ...
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