Tweet di Papa Francesco in occasione della 22ª Giornata di raccolta del farmaco

Per non dimenticare chi non può permettersi le cure

 Per non dimenticare  chi non può permettersi le cure  QUO-031
08 febbraio 2022

«Da oggi al 14 febbraio, in occasione della 22ª Giornata di raccolta del farmaco di Banco Farmaceutico, si può andare in farmacia e donare un farmaco per chi è povero. I medicinali aiuteranno 1.800 realtà assistenziali e caritative che offrono cure agli indigenti»: è l’invito di Papa Francesco espresso nel tweet di martedì mattina, 8 febbraio, sull’account @Pontifex_it, in cui rilancia l’hashtag # grf22 .

Il Pontefice fa riferimento all’iniziativa che si svolge ogni anno in Italia il secondo sabato di febbraio. Migliaia di volontari sono presenti nelle varie farmacie che vi aderiscono, per ritirare le donazioni dei benefattori; un’attività particolarmente necessaria in questo momento di emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19. Ne beneficiano ragazze-madri, senza fissa dimora, disoccupati, immigrati, indigenti, ma anche pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese e lavoratori il cui salario non copre le spese necessarie per la famiglia. Si calcola che nel 2021, in Italia, fossero circa 600.000 le persone che vivevano in tali condizioni di bisogno, con un incremento di 163.000, cioè un 37% in più, rispetto all’anno precedente. Questi poveri si rivolgono alle associazioni di carità e di assistenza per ottenere farmaci necessari e per loro inaccessibili per mancanza di denaro. La solidarietà è quanto mai fondamentale, perché non si può accettare che alcune persone non possano curarsi per mancanza di soldi, quando anche in questo campo, lo spreco e l’egoismo impediscono un’equa distribuzione. È per questo che, per ottimizzare e velocizzare gli aiuti, le varie realtà caritative e assistenziali attive sul territorio indicano alla farmacia di riferimento le categorie di medicinali di cui hanno maggiormente bisogno. A loro volta, i farmacisti orientano i donatori a comprare un determinato prodotto che deve essere senza obbligo di ricetta medica.

Nata nel 2000 grazie all’impegno di un gruppo di giovani farmacisti, la Fondazione Banco Farmaceutico inizialmente raccoglieva antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici. Successivamente, il progressivo aumento delle donazioni ha permesso di rispondere alle richieste, riuscendo a soddisfare i bisogni di ogni categoria di prodotti da banco: per disturbi gastrointestinali, antimicotici topici, antibiotici, antisettici e disinfettanti, antipiretici, preparati per la tosse, antistaminici per uso orale, decongestionanti nasali, anestetici locali e altre tipologie.

Nel corso dei ventidue anni di attività del Banco Farmaceutico sono stati offerti 5.600.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 34 milioni di euro. Nel 2020, gli esercizi che aderirono all’iniziativa furono 4.944, con oltre 22.000 volontari impegnati a distribuire 541.075 farmaci a 473.000 persone, assistite dalle 1.859 realtà convenzionate.