Videomessaggio del Papa per la seconda Giornata internazionale della fratellanza umana

Una barriera
per arginare l’odio
la violenza e l’ingiustizia

 Una barriera per arginare l’odio, la violenza e l’ingiustizia  QUO-028
04 febbraio 2022

Opporsi «ai tanti segnali di minaccia, ai tempi bui, alla logica del conflitto», «accogliendo l’altro e rispettandone l’identità», «perché è fondamentale essere solidali: o siamo fratelli o crolla tutto». Attraverso un videomessaggio, in occasione della ii Giornata internazionale della fratellanza umana, Papa Francesco rilancia oggi, 4 febbraio, il suo accorato appello ai credenti di tutte le religioni e alle persone di buona volontà, chiedendo loro di innalzare «una barriera contro l’odio, la violenza e l’ingiustizia». Voluta dalle Nazioni Unite nello stesso giorno in cui, nel 2019, lo stesso Pontefice e il Grande imam di Al-Azhar firmarono ad Abu Dhabi il Documento che pone la fraternità tra gli uomini come fondamento «per la pace mondiale e la convivenza comune», la celebrazione principale si svolge anche in questo caso negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, nella sede dell’Esposizione universale. Definendo l’iniziativa dell’Onu — alla quale si sono uniti tra gli altri lo stesso Grande imam Al Tayyeb e il presidente statunitense Biden — “propizia” «per darsi la mano, per dire che è giunto il tempo della fratellanza», il vescovo di Roma sottolinea che «tutti viviamo sotto lo stesso cielo», come recita lo slogan di quest’anno, «indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dal ceto sociale, dal sesso, dall’età, dalle condizioni di salute e da quelle economiche». Da qui l’invito a «camminare fianco a fianco, “fratelli tutti”, per essere artigiani di pace e di giustizia, nell’armonia delle differenze e nel rispetto dell’identità di ciascuno», e a «non lasciare per domani o per un futuro che non sappiamo se ci sarà» questo impegno urgente.

Il videomessaggio