La preghiera nel video mensile di febbraio

Per le religiose
e le consacrate

 Per le religiose  e le consacrate  QUO-026
02 febbraio 2022

«Continuare a lavorare e a operare con i poveri, con gli emarginati, con tutti coloro che sono schiavizzati dai trafficanti; in particolare, chiedo loro di concentrarsi su questo». È l’esortazione di Papa Francesco alle donne religiose e consacrate, contenuta nel videomessaggio di febbraio diffuso dalla Rete mondiale di preghiera ieri pomeriggio, alla vigilia della festa della Presentazione del Signore, durante la quale il Pontefice celebra la messa nella basilica Vaticana per la Giornata. Per questo mese l’intenzione scelta dal Pontefice è proprio per loro e nelle immagini si vedono quelle appartenenti a Talitha kum, rete internazionale di lotta al traffico di esseri umani, che sottrae ogni anno molte donne alla schiavitù grazie alla presenza nei 5 continenti.

Francesco chiede inoltre di fare attenzione che il servizio delle suore non si traduca in “servitù”: «Le invito a lottare quando, in alcuni casi, vengono trattate ingiustamente, anche all’interno della Chiesa; quando il loro servizio, che è tanto grande, viene ridotto a servitù. E a volte da uomini di Chiesa».

Il filmato offre una ricca panoramica delle attività apostoliche, caritative, educative e missionarie che le religiose e le consacrate svolgono in ogni parte del mondo, mentre il Papa si chiede: «Che cosa sarebbe la Chiesa senza le religiose e le laiche consacrate? Non si può capire la Chiesa senza di loro». Poi, rivolge loro un caloroso invito: «Esorto tutte le consacrate a discernere e a scegliere ciò che è bene per la loro missione di fronte alle sfide del mondo che stiamo vivendo», e prosegue, rivendicando il loro ruolo nella Chiesa.

Mentre vengono presentate scene di consacrate intente a insegnare alle nuove generazioni nei più disparati contesti sociali, il Pontefice chiede di pregare affinché «possano mostrare la bellezza dell’amore e della compassione di Dio come catechiste, teologhe, accompagnatrici spirituali».

Il video mostra anche il coraggio e la dedizione ai limiti dell’eroismo di queste donne, come l’immagine — che ha fatto il giro del mondo — della suora inginocchiata con le mani alzate davanti ai militari in assetto antisommossa in Myanmar. «Non si scoraggino — aggiunge il Pontefice — continuino a far conoscere la bontà di Dio attraverso le opere apostoliche che compiono. Ma soprattutto attraverso la testimonianza di consacrazione».

Il Papa conclude invitando a pregare per le religiose e le consacrate, e «ringraziandole per la loro missione e il loro coraggio, affinché continuino a trovare nuove risposte di fronte alle sfide del nostro tempo. Grazie per quello che siete, per ciò che fate e per come lo fate».

Il video viene pubblicato con il sostegno e la collaborazione dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg), che riunisce più di 1.900 congregazioni religiose. Per il gesuita Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete mondiale di preghiera del Papa, «è incalcolabile il valore che le centinaia di migliaia di religiose e consacrate apportano alla vita e alla missione della Chiesa nel mondo. Mi sono formato con le religiose e ho lavorato con molte di loro, come anche con alcune donne consacrate, in proposte pastorali, educative o sociali per rispondere alle sfide del mondo di oggi. Fanno parte delle mie migliori esperienze di missione».

Diffuso attraverso il sito internet www.thepopevideo.org, il filmato tradotto in 23 lingue è stato creato e prodotto dalla Rete mondiale di preghiera in collaborazione con l’agenzia La Machi e il Dicastero per la comunicazione.