01 febbraio 2022
In una rovente giornata di agosto, nel 1806, Jean-Honoré Fragonard entrò in un locale di ristoro, vicino a Champs de Mars a Parigi per concedersi il lusso di un gelato. Gli fu negato perché improvvisamente ebbe un collasso. Sarebbe deceduto qualche ora più tardi. Aveva 74 anni, era poco conosciuto nonostante i tanti eccellenti quadri che aveva realizzato: solo qualche distratta frase, in un giornale parigino, comunicava la sua morte. Una notizia fredda, senza una lacrima, del resto in linea con il singolare destino che, in vita, aveva segnato la sua figura di artista: quasi ignorato, messo ai margini dall’ambiente accademico. Solo dopo la sua morte, e con crescente trasporto, il pittore, importante esponente del rococò, venne apprezzato in tutto il suo valore.
Non a caso, dunque, il libro di Satish ...
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