29 gennaio 2022
«C’è sollievo soltanto nel dolore» è la frase che introduce il primo blocco di capitoli, dopo i ringraziamenti di rito e una citazione in esergo tratta da una bellissima poesia di Robert Frost («Poi a foglia segue foglia/come l’Eden affondò nel dolore/così oggi affonda l’Aurora/Niente che sia d’oro dura»).
Potrebbe sembrare una frase a effetto, incastonata nel vuoto di una pagina bianca solo per attirare l’attenzione del lettore, e invece è davvero il fil rouge che segna il percorso offerto al lettore. Nel romanzo La fine del mondo di Gianluca Wayne Palazzo (Ravenna, Fernandel, 2021, pagine 385, euro 17) una sottile linea rossa parte (letteralmente) dalle cicatrici di Carlo Draghi, uno dei personaggi principali del romanzo, fino a raggiungere Giorgio e Diana, impantanati in una ...
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