La chiesa di Sant’Angelo in Pescheria al Portico d’Ottavia

Tra i banchi del mercato e Vasari

 Tra i banchi del mercato e Vasari  QUO-017
22 gennaio 2022
In uno dei luoghi più suggestivi di Roma, sorge la chiesa di Sant’Angelo in Pescheria. Incastonata tra le rovine romane di quello che fu il Portico d’Ottavia, essa si trova all’interno del ghetto ebraico, uno dei più antichi ghetti del mondo, secondo solo a quello di Venezia. Quest’ultimo si estende sulla riva sinistra del fiume Tevere, nei pressi dell’isola Tiberina. Prima che, a seguito dell’Unità d’Italia, venissero costruiti i muraglioni lungo le sponde del fiume, il ghetto era soggetto a frequenti alluvioni, che rendevano le condizioni di vita degli abitanti non sempre facili ed agevoli. L’assetto odierno del quartiere è ampiamente mutato; tuttavia, sono famosissimi i ristoranti di cucina ebraica qui presenti. Piatti come “il carciofo alla giudia”, sono ormai patrimonio culinario della cucina romana di ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati