21 gennaio 2022
«Tu Betlemme [...] non sei certo la meno importante» (Matteo, 2, 6). “Sebbene piccoli e sofferenti, non ci manca niente”. La parola di Dio che più mi colpisce del quarto giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno è il salmo 22 (Il Signore è il mio pastore). Probabilmente è un canto per un sacrificio di ringraziamento. Un sacerdote o un levita, salvato da Dio in una situazione rischiosa e pericolosissima, promette un sacrificio di ringraziamento. Per questa liturgia, utilizza o compone il piccolo capolavoro, il graziosissimo idillio religioso del salmo del Pastore e aggiunge due strofette per descrivere il rito del banchetto sacro: invita i presenti ad ascoltare ciò che ha fatto Dio a suo riguardo.
Dopo questa “liturgia della Parola”, viene il ...
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