Dai libri di David Foster Wallace alla «nuova epica» descritta da Silvano Petrosino

Nel dedalo di corsie di un centro commerciale

 Nel dedalo di corsie  di  un centro commerciale  QUO-013
18 gennaio 2022
«Passi la maggior parte del tempo nella tua testa; rendilo un bel posto dove stare!» è un meme diventato virale sui social. Uno slogan apparentemente innocuo; in realtà, a ben guardare, una diagnosi piuttosto inquietante di quello che rischiamo di vivere tutti i giorni, senza neanche esserne coscienti. Siamo davvero condannati ad essere (sempre) ostaggio dei nostri pensieri? A restare nelle strade a senso unico della nostra parziale, limitata, inevitabilmente egocentrica “configurazione di base” come la chiama David Foster Wallace nel suo (giustamente) celeberrimo discorso ai laureati del Kenyon College, pronunciato il 21 maggio 2005, o c’è una via di uscita possibile? Nel suo testo, Wallace mette in guardia i ragazzi da una deriva che conosce bene perché la vive in prima persona, il rischio ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati