05 gennaio 2022
Kurt Wilhem Marek, con lo pseudonimo di C. W. Ceram, nel 1949, pubblicando per la prima volta Civiltà sepolte. Il romanzo dell’archeologia, che diverrà un vero e proprio bestseller, con i tratti inequivocabili del saggio divulgativo, ci informa della singolare figura di Heinrich Schliemann: «Qui si racconta una favola, la favola del giovane mendicante che all’età di sette anni aveva sognato di trovare una città e che trentanove anni più tardi trovò non soltanto una città, ma anche un tesoro».
In questo veloce passaggio, sono racchiuse la vita e l’attività di un uomo qualunque, che, enfatizzando le sue gesta in una autobiografia “gonfiata” e autoreferenziale, assurge a eroe del suo tempo, nel senso che seppe sdoganare l’idea dell’archeologia nell’immaginario collettivo ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati