L’amore non è rinviabile

04 gennaio 2022

Pubblichiamo qui di seguito due testi, il primo è l’omelia di padre Timothy Radcliffe dello scorso 17 dicembre, la prima dopo la malattia e il recente intervento che per diverso tempo gli ha impedito di parlare. Il tema che il teologo domenicano affronta in questo breve testo è l’attesa della venuta di Cristo e l’urgenza di comunicare il suo amore e il suo perdono. È questo il tema anche del secondo testo, la poesia del sacerdote e poeta polacco Jan Twardowski «Affrettiamoci ad amare».

Mancano solo sette giorni a Natale. Entriamo in un periodo di intensa attesa. Ogni sera al Vespro canteremo le belle Antifone O, le cui lettere iniziali scandiscono al contrario, in latino, “Io sarò domani”. Ero cras.

Newman diceva che un cristiano è qualcuno che aspetta Cristo. Gran parte dell’arte di vivere è saper aspettare: aspettiamo la nascita di un bambino, aspettiamo i risultati degli esami e la guarigione. Allora come dobbiamo aspettare la venuta di Cristo?

Le letture di oggi suggeriscono due cose. Aspettiamo con fiducia e non procrastiniamo. La genealogia mostra il vasto tratto di tempo da Abramo a Gesù: 42 generazioni! Se avete mai letto La Guida Galattica per gli Autostoppisti, vi ricorderete che davvero la risposta 42 era la risposta a tutto. Nella genealogia del Signore, 42 è il sei per sette. Ciò significa che con la nascita di Cristo, entriamo nella settima serie di sette, il tempo del compimento.

La genealogia è la storia di Israele. Il più delle volte non sembra accadere nulla di buono. Due esiliati, innumerevoli antenati che erano personaggi dubbi, assassini, adulteri, prostitute. La maggior parte dei nomi non significa nulla per noi, e nulla di eccitante. Questa storia non sembra portare da nessuna parte. Ma per tutto questo tempo, con infinita discrezione Dio la sta guidando verso la sua meta, il Verbo fatto carne. Il culmine è la paradossale non nascita di Gesù da parte di Giuseppe. Dio compie la sua promessa in un modo che nessuno avrebbe potuto immaginare.

Nell’antifona di questa sera, preghiamo: O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo / ti estendi ai confini del mondo, / e tutto disponi con soavità e con forza: / vieni, insegnaci la via della saggezza.

Oggi c’è una tristezza diffusa. Molte persone si astengono dall’avere figli perché il futuro sembra così cupo. Ci sono le molteplici nuvole all’orizzonte, dal cambiamento climatico, all’ascesa delle dittature, al decadimento della democrazia. Nuove guerre sembrano essere imminenti. Sembra che le cose stiano andando in discesa.

Ma noi aspettiamo con confidenza, perché Dio ci sta spingendo verso il compimento finale della promessa. Come dice il Salmo: «La giustizia fiorirà nel suo tempo e la pienezza della pace per sempre». La confidenza viene da una parola latina che significa avere fede insieme: con-fidens. Così in questo tempo di attesa di Cristo, ognuno di noi deve decidere se diffondere la speranza o la tristezza. Entrambi sono contagiosi.

Allora impegniamoci a costruire la nostra fiducia comune, la speranza condivisa.

Questa speranza significa che osiamo agire ora come persone che credono nella promessa. La giustizia fiorirà a suo tempo e la pienezza della pace sarà per sempre”. L’antifona di stasera chiede alla Divina Sapienza: «Insegnaci la via della prudenza». La prudenza non è essere prudenti. Per i nostri antenati medievali la prudenza era vivere nel mondo reale. Il mondo reale è il mondo di Dio, che è sulla via della pace e della gioia.

Quindi non procrastiniamo. Chi sono le persone alle quali oggi devo perdonare e chiedere perdono? Chi sono le persone che oggi devo raggiungere con gentilezza?

di Timothy Radcliffe


Affrettiamoci ad amare


Affrettiamoci ad amare le persone se ne vanno così presto 
di loro restano un paio di scarpe e un telefono muto
solo l’inessenziale come una mucca si trascina
l’essenziale è così rapido che accade all’improvviso
poi il silenzio normale perciò insopportabile
come la castità che nasce dalla disperazione
quando pensiamo a qualcuno dopo averlo perso
Non essere sicuro di aver tempo la sicurezza
è malsicura
ci toglie sensibilità come ogni fortuna
arriva in coppia come il pathos e lo humour
come due passioni sempre più deboli di una
se ne vanno così in fretta tacciono come il tordo
in luglio
come un suono un po’ goffo o un inchino secco
per vedere davvero chiudono gli occhi
benché sia più rischioso nascere che morire
amiamo sempre troppo poco e sempre troppo tardi
Non scriverne troppo spesso ma scrivi una volta
per tutte
e sarai come un delfino mite e forte
Affrettiamoci ad amare le persone se ne vanno
così presto
e quelle che non se ne vanno non sempre ritornano
e non si sa mai parlando dell’amore
se il primo sia l’ultimo o l’ultimo il primo.

Jan Twardowski