«La migrazione è uno scandalo sociale dell’umanità», davanti al quale «non possiamo chiudere gli occhi». Nell’ultima udienza generale del 2021 Papa Francesco torna a denunciare le violenze e le ingiustizie di cui sono vittime i migranti. Riprendendo nell’Aula Paolo vi il ciclo di catechesi dedicate a san Giuseppe, stamane il Pontefice ne ha approfondito la figura di «migrante perseguitato e coraggioso» come emerge dalla vicenda nota come “fuga in Egitto” (Matteo 2, 13-23). La Santa Famiglia di Nazaret ha «sperimentato la precarietà, la paura, il dolore di dover lasciare la propria terra», ha spiegato il vescovo di Roma. Così come, ha aggiunto, «ancora oggi tanti nostri fratelli e sorelle sono costretti a vivere la medesima» esperienza, a causa della prepotenza e della violenza dei potenti. Da qui l’esortazione a pregare «per tutti i migranti, i perseguitati» e le «vittime di circostanze avverse», siano esse «politiche, storiche o personali»: in Gesù ancora bambino in fuga nelle braccia di Giuseppe e Maria «vediamo ognuno dei migranti di oggi».
29 dicembre 2021